L'Istituto Sforza      
Scritto da Lorella Perniola   
martedì 27 novembre 2007

 

Nuova protesta, ieri mattina, nel cantiere abbandonato a ridosso di Corso Lenne, designato da anni come sede per l'ISIIS Commerciale e per Geometri "G.M. Sforza", che consiste in due schelertri abbandonati al sole, alla pioggia e al vento e oggi allocato in un appartamento nel quartiere Bachelet. 
 
 

Dinanzi alla platea degli studenti, è intervenuto l'assessore provinciale ai Lavori Pubblici Costanzo Carrieri, con la Dirigente Scolastica Vita Surico e il sindaco Rocco Ressa, accompagnato dal consigliere delegato all'Istruzione Maria Grazia Mellone e da molti esponenti della sua maggioranza.
In un volantino fatto girare durante l'incontro, il "grido di disagio" di tutto il personale e degli studenti dell'Istituto per il "franare dei diritti di tante generazioni" e "l'amarezza e la protesta per condizioni offensive della dignità umana".  

 
 
   Il sindaco ha ricostruito brevemente una intricata storia fatta di burocrazia e degrado, lunga oltre 30 anni: "La scuola era già prevista negli anni Settanta, la gara d'appalto fu fatta soltanto nel 2000, con un forte ribasso. La società fallì e ci sono voluti altri anni per chiudere il fallimento e mettere la Provincia in condizioni di pensare al completamento". Di seguito Ressa ha parlato della tabella di marcia da seguire per la soluzione del problema: "Bisogna, intanto, rimettere insieme i progettisti che pare siano latitanti. Poi, rifare la riprogettazione e il collaudo delle strutture esistenti e, soprattutto, rifinanziare l'opera. Il progetto prevede, oltre l'edificio per le classi, la palestra e la sistemazione degli spazi esterni". In tono polemico, poi, le dichiarazioni all'ente preposto alla realizzazione dell'edificio: "Oggi abbiamo deciso, con la nuova Dirigente, di puntare i piedi con la Provincia per questo annoso problema. Serve che la Provincia, nel bilancio di previsione 2008, inserisca le somme per finanziare la ripresa dei lavori. Se il bilancio sarà approvato, nei primi mesi dell'anno si possono avere i finanziamenti, immagino con mutui perchè credo che la Provincia non abbia la liquidità necessaria a finanziare tutto l'investimento, in modo da attivare le gare d'appalto nei mesi successivi e aggiudicare l'opera entro il 2008. Parliamo comunque di anni e, in previsione dei lavori, prima del 2010 questa scuola non sarà aperta. Se si tergiversa ancora un po' questa scuola sarà una chimera ancora per molti anni". Decisamente incisive le affermazioni successive: "La Dirigente e il sindaco hanno detto basta. La Provincia deve fare il proprio dovere se vuole dare una risposta a questo territorio. D'altra parte, è impensabile che si costruiscano nuove scuole e non si completino quelle già esistenti. Non è una guerra tra poveri: ogni Comune ha necessità di nuove scuole e di ristrutturazioni, però, noi dobbiamo esser 29 Comuni e una Provincia. Non è accettabile altro. Noi paghiamo lo scotto di non avere una rappresentanza nella giunta provinciale, evidentemente. Ma questo è umano, non è un'accusa: è anche il territorio che, lasciando da parte i politici, dovrebbe organizzarsi per contare nelle Istituzioni. Ma questo è un aspetto politico marginale. Noi punteremo i piedi con gli assessori Costanzo, Vinci, con quello al Bilancio e, soprattutto col Presidente della Provincia perché nel 2008 quest'opera sia finanziata. Nei prossimi giorni saremo da Florido con la Dirigente perché assuma questo impegno, assunto già da Carrieri oggi, ma non basta. Serve una larga convergenza. E' certo che noi ci faremo garanti perché questa cosa si faccia e che la si mantenga, altrimenti faremo guerra, anche se pacifica e non violenta".
L'assessore Carrieri, infatti, durante l'incontro, aveva detto che "risolveremo questa annosa questione con l'impegno determinato della Provincia, come sempre, perché abbiamo già risolto situazioni critiche, che si trascinavano da oltre venti anni, come gli Istituti di Mottola e Massafra, arrivando agli appalti, facendo sacrifici e mettendo a disposizione le risorse. Così arriveremo a Palagiano, come abbiamo fatto risolvendo l'iter che ci aveva coinvolto nel fallimento della ditta che aveva iniziato questi lavori. Concluso e fatti i collaudi della struttura, aggiorneremo quel progetto e troveremo le risorse per riavviare le procedure di appalto. I tempi dipendono da tante cose ma per ora dobbiamo aspettare il bilancio".
 

La Dirigente, infine, ha parlato dell'attuale sede come di una "struttura devastante", nella quale "non sono rispettate le più elementari regole della sicurezza". La professoressa Surico ha aggiunto che, avendo ampliato l'offerta formativa con diversi progetti in rete e di alternanza scuola/lavoro, ha bisogno di "una struttura più decente che favorisca l'aggregazione sociale di cui hanno bisogno i nostri giovani. Siamo l'unico Istituto del nostro grado sul territorio che ha un'offerta formativa unica nella zona occidentale: Tecnico Commerciale e Tecnico per Geometri". La Dirigente ha poi rincarato la dose, accusando l'ente provinciale di latitanza sull'assistenza agli alunni disabili: "La Provincia manca alle leggi che le impongono di collaborare con noi per il successo formativo di questi studenti. Il Comune da tempo sta facendo quel che è dovuto a loro".      

 

Lorella Perniola 

 

 

 

L'INCONTRO CON IL PRESIDENTE FLORIDO (dicembre 2007)

Dopo diverse sollecitazioni fatte dall’Amministrazione di Palagiano, una delegazione composta dal Sindaco Rocco Ressa, dalla Preside dello stesso Istituto Vita Surico e dai Consiglieri Comunali Rino Pucci – Urbanistica – e Maria Grazia Mellone – Pubblica Istruzione -, si è recata in provincia dal Presidente Gianni Florido per un incontro, nel corso del quale trovare una soluzione definitiva per il completamento della Scuola; all’incontro è intervenuto anche l’Assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Taranto, Costanzo Carrieri. Gli Amministratori e la Preside hanno ancora una volta rappresentato la grave situazione nella quale versa la Scuola, situazione che in alcuni casi pone problemi di tutela della incolumità dei ragazzi costretti a fare lezione in luoghi assolutamente non idonei. Gravissimi sono inoltre i problemi che si pongono nel cantiere rimasto aperto, che mette a rischio sia i ragazzi che frequentano quel luogo come “rifugio” nascosto, sia i ragazzi che frequentano il campo della Parrocchia con esso confinante. In realtà il problema, nell’intera vicenda, è stato creato dal fallimento della Ditta appaltatrice che ha abbandonato il cantiere dopo aver edificato a rustico (pilastri, travi, solai) il piano rialzato dell’edificio (previsto in un piano rialzato più 2), l’Auditorium (prefabbricato) e la Palestra Coperta (prefabbricata). La Scuola, inoltre, corre il grave rischio di perdere l’autonomia duramente conquistata, se la popolazione scolastica dovesse ulteriormente diminuire per mancanza di iscrizioni, date le gravi condizioni in cui versa; così avremmo perso l’unica scuola superiore presente a Palagiano.Un istituto oltretutto che potrebbe costituire un centro importante per un eventuale Consorzio del Politecnico, data anche la posizione strategica di Palagiano nella geografia della parte occidentale della provincia di Taranto. Il Presidente della Provincia Gianni Florido, dopo aver fatto il punto della situazione sulla complessa vicenda dell’Istituto Sforza, ha condiviso le preoccupazioni per i problemi posti ed ha assunto l’impegno di riavviare nel più breve tempo possibile l’intera procedura che porterà al completamento dello Sforza; innanzitutto attraverso il riaggiornamento dei prezzi e poi attraverso il nuovo appalto dell’intera opera. Intanto l’impegno concreto è quello di inserire nel bilancio di previsione 2008 le somme necessarie per l’intera procedura che porterà al completamento dell’opera. Nei prossimi giorni, poi, il cantiere verrà chiuso tutt’intorno per evitare che continui a costituire una situazione di pericolo per i ragazzi. La preside e gli Amministratori hanno preso atto della grande disponibilità mostrata dal Presidente Florido e si sono augurati che in tempi brevi vengano riavviati i lavori per il completamento della Scuola.

Ufficio Stampa Comune di Palagiano