A margine della visita guidata all'Azienda Appia Energy di Massafra

L'INCENERIMENTO DEI RIFIUTI

Un moderno termovalorizzatore è un impianto che nasce per incenerire i rifiuti e ricavare dell'energia da questo processo. Ma come funziona questa macchina?

Rovistando nella rete ho trovato questo:


 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

Le fasi di funzionamento si possono così definire:

1.Arriva il rifiuto
2.La combustione
3.L'estrazione delle scorie
4.Il vapore
5.L'energia
6.Il trattamento dei fumi
7.L'inertizzazione
S1.Il controllo delle emissioni
S2.La riduzione delle sostanze inquinanti

Vediamole in dettaglio:

1.Arriva il rifiuto
Il rifiuto conferito all'impianto viene scaricato in una vasca dalla quale un sistema di aspirazione impedisce l'uscita di cattivi odori. Il rifiuto viene quindi depositato da una gru sul forno a griglia mobile, dove inizia la combustione.

2.La combustione
Il rifiuto viene rivoltato in continuazione sulla griglia in movimento. Una corrente d'aria forzata tiene viva la combustione

3.L'estrazione delle scorie
Le sostanze più pesanti che "resistono" alla combustione (ad esempio i minerali come il ferro,l'acciaio,ecc.), cadono in una vasca piena di acqua, posta al di sotto della griglia. Qui raffreddate, vengono estratte ed inviate in discariche normali.

4.Il vapore
I fumi caldi generati dalla combustione portano in ebollizione una caldaia che produce vapore.

5.L'energia
Il vapore prodotto nella caldaia viene trasformato in energia elettrica, per mezzo di una turbina, e l'energia generata è quindi immessa nella rete elettrica nazionale

6.Il trattamento dei fumi
I fumi, dopo aver ceduto parte del proprio calore per la generazione del vapore,vengono convogliati in un sistema di trattamento a più stadi che sottrae loro le ceneri volanti e riduce le altre sostanze in esse contenute.

7.L'inertizzazione
Le ceneri volanti prodotte dalla combustione vengono inviate all' inertizzatore che, mescolandole a cemento ed acqua,ne modifica la composizione chimica. Le ceneri vengono cosi trasformate in materiale solido inerte, che trasportabile, facilmente e senza rischio, nelle normali discariche.

S1. Il controllo delle emissioni
L'impianto non ha emissioni liquide di processo. Le principali emissioni gassose sono costantemente controllate e regolate automaticamente. Eventuali scostamenti dai valori consentiti sono immediatamente segnalati da allarmi che portano alla fermata parziale o totale dell'impianto.

S2. La riduzione delle sostanze inquinanti
Le sostanze inquinanti vengono ridotte già in fase di combustione,con l'ausilio di un sistema computerizzato:mediante il controllo di temperatura e aria di combustione,si contiene la formazione di ossido di carbonio e altri incombusti ed immettendo una sostanza chimica (urea) si abbatte il livello degli ossidi di azoto. L'abbattimento finale avviene nel sistema di trattamento dei fumi che, eliminando ulteriormente le sostanze pericolose ancora in esso presenti, permette di immettere nell'atmosfera, attraverso il camino, fumi nei quali gli inquinanti sono ridotti al minimo, con valori ampiamente al di sotto dei limiti della legge.


Marcegaglia Energy
Appia Energy

www.appiaenergy.com
 
 

Appia Energy: l'impianto di Massafra

Si tratta del primo impianto di produzione di energia elettrica da CDR in Puglia, entrato in esercizio alla metà del 2003 grazie ad Appia Energy (costituita da EuroEnergy Group e Cisa).

Appia Energy possiede e gestisce l’impianto di generazione di energia elettrica da CDR realizzato nel comune di Massafra (Taranto).

La compagine societaria di Appia Energy è costituita da EuroEnergy Group, azienda del comparto Marcegaglia energy specializzata nello sviluppo, costruzione e gestione di impianti per la produzione di energia rinnovabile, e CISA, con sede a Massafra, che opera nella selezione, differenziazione e biostabilizzazione dei rifiuti, con conseguente trasformazione in CDR, e nella generazione di energia elettrica da biogas.

I VANTAGGI PER IL TERRITORIO
• 94.000 tonnellate/anno di CDR convertite in energia
• evitato il riempimento di 1.000.000 m cubi di discarica in 10 anni.
• 17.200 tonnellate equivalenti di petrolio risparmiate all’anno

I COMPONENTI DELL’IMPIANTO
• sistema di ricevimento, stoccaggio e movimentazione del combustibile
• sistema di combustione a letto fluido bollente e generatore di vapore
• ciclo termico con turbina a vapore
• sistema di raccolta, stoccaggio ed evacuazione delle ceneri
• sistema elettrico
• sistema di automazione
• servizi ausiliari

LE PRESTAZIONI

Potenza lorda 12,25 MW
Potenza netta disponibile per la rete nazionale 10 MW
Tensione nominale 20 kV
Frequenza nominale 50 Hz
Ore di funzionamento annue 7500h/anno
Producibilità madia annua 75GWh


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