Il nostro
ricordo di Giovanni Paolo II è di una persona che,
durante il suo pontificato, ha dato molto alla comunità
di tutto il mondo.
E’ stato
sempre molto vicino ai giovani. Ha viaggiato tanto e,
incontrando sempre popoli diversi, con loro rideva, si
commuoveva e partecipava sia alle loro gioie che alle
loro sofferenze.
E’stato
tra i malati di Madre Teresa di Calcutta ed è riuscito a
portare anche la speranza e la voglia di vivere fra le
persone.
E’ stato
il primo Papa ad avere contatti con altre religioni e
culture. E’ stato in pellegrinaggio nella Terra Santa,
si è soffermato dinanzi al “Muro del pianto” e si è
commosso.
Pure se
non l’abbiamo visto noi, sappiamo dell’attentato del 13
maggio del 1981 e che fu portato subito d’urgenza in
ospedale. La sua guarigione per noi è stata un miracolo.
Ma ancora
di più ci ha colpito il perdono che egli ha poi concesso
al suo attentatore, andandolo a trovare in carcere.
Giovanni
Paolo II, secondo noi, ha contribuito a molti
cambiamenti nel mondo intero, come per esempio
l’abbattimento del Muro di Berlino, la liberazione della
Polonia, ecc....
E’ stato
un grande Pontefice, un grande uomo che, come ogni
persona, ha dovuto affrontare una vita fatta di tante
sofferenze e di gioie e lo ha saputo fare sempre a testa
alta.
(Anna e
Licia)
Di
Giovanni Paolo II ricordiamo che è stato un buon Padre
per i fedeli.
Un
avvenimento importante è stato quando ha convocato tutti
i Capi delle principali religioni, sia cristiane che
non., per pregare per la Pace nel mondo, nell’anno 1986.
Nella sua
vita si è dedicato molto ai giovani, dedicando loro
delle Giornate stupende e particolari alle quali
partecipavano ragazzi che provenivano da tutto il mondo.
In queste giornate ci si divertiva, si stava insieme, si
cantava e si pregava.
Tutto il
mondo è rimasto sconvolto dalla sua morte. Infatti,
durante i giorni precedenti la sua dipartita da questa
terra, moltissime persone, di ogni razza e nazionalità,
erano riunite sotto la finestra della sua camera in
Piazza S. Pietro, in Vaticano.
La morte
di questo Papa ha lasciato un vuoto in tutte le persone.
Giovanni
Paolo II lo ricorderemo sempre nei nostri cuori perché
era un Pontefice che, secondo noi, non verrà eguagliato
da nessun altro.
(Andrea e
Angelo)
Giovanni
Paolo II nacque il 18 maggio 1920 e il suo nome era
Karol Josef Wojtyla. A soli 9 anni rimase orfano di
madre. A 21 anni, oltre ad essere uno studente,
intraprese la carriera di attore, sportivo e operaio;
successivamente scelse per la sua vita di essere
sacerdote. A 38 anni era già vescovo mentre a 47
cardinale e poi a 58 Papa. Il 16 ottobre 1978 venne
quindi eletto Pontefice e rimane alla storia la sua
frase “Se mi sbaglio mi corriverete”.
Dal
silenzio iniziale del suo pontificato si è poi sentito
sempre più parlare di lui diventando molto popolare in
tutto il mondo sia cristiano che non.
Nel 2003
festeggiò i suoi 25 anni di Pontificato, ma purtroppo,
solo un anno dopo, il2 aprile del 2006 egli morì per una
malattia.
Quando la
sua morte venne annunciata tutto il mondo rimase
allibito, ed ha pianto e pregato.
Pure se
ora non c’è più, il suo ricordo è e resterà sempre nei
nostri cuori, specialmente di noi giovani.
(Mirko)
Giovanni
Paolo II, appena salito al soglio pontificio, subito
raccolse la simpatia di tutto il mondo, quando uscì sul
balconcino del vaticano, dopo l’annuncio di un nuovo
Pontefice, e disse fra le altre cose “Se mi sbaglio mi
corriggerete!”.
Si è
sempre dato molto da fare per tutti i popoli, è stato il
Papa dei giovani, della pace, della fratellanza.
Egli non
ha avuto paura di affrontare i problemi che
coinvolgevano più persone e nazioni. Ha girato per tutto
il mondo, fino a giungere a Gerusalemme dove, al Muro
del Pianto, ha lasciato un messaggio di richiesta di
perdono a nome di tutta la Chiesa.
Ma già
precedentemente, dopo l’attentato subito nel 1981, aveva
fatto un gesto di perdono impensabile con la sola logica
umana, perdonando colui che aveva tentato di ucciderlo
quel 13 maggio 1981.
In
particolar modo mi è rimasto impresso il Giubileo del
2000, l’appuntamento coi giovani al quale ho partecipato
pure io.
Giovanni
Paolo II rimarrà sempre nel mio cuore sia per le sue
opere che per le sue azioni.
L’ultimo
saluto a questo Pontefice per me così importante, l’ho
dato dopo la sua morte, quando il suo corpo era esposto
al pubblico.
(Marco)
Una delle
rivoluzioni compiute da Giovanni Paolo II nel papato
contemporaneo, oltre ai viaggi è nella comunicazione. I
Papi precedenti mandavano segnali al mondo parlando ai
cardinali, lui li ha mandati parlando ai giornalisti e
parlando direttamente alle persone. E’ una costante del
futuro papa quella di aver avuto un alto livello di
relazione. Forse è stata una compensazione del fatto di
essere rimasto senza familiari. Colpisce questo suo
desiderio di gruppo e di famiglia a partire dai primi
anni di sacerdozio, da quando è viceparroco a Cracovia.
Ogni anno, dal 1950 al 1978, trascorre almeno un paio di
settimane di vacanza con i suoi giovani e quando questi
mettono su famiglia e lui diventa cardinale, non cambia
nulla.
(Giovanni)
Il mio
ricordo di questo Pontefice è quello di “un amico per i
giovani”. Giovanni Paolo II ha sofferto moltissimo per
la sua malattia che poi lo ha condotto alla morte.
Ma una
cosa mi è rimasta impressa della sua vita: quando nel
1981 gli spararono egli, successivamente, si recò nel
carcere dove era il suo attentatore, Alì Agca, e andò lì
per perdonarlo. Il Papa perdonò così come Gesù aveva
perdonato le persone che l’avevano messo in croce.
(Daniele)
Il nostro
Papa Giovanni Paolo II, dopo 27 anni circa di
Pontificato, 4 anni fa ci ha lasciati, ma con un
bel ricordo. Per tutti noi è stata una persona
importantissima perché si è dedicato molto ai giovani e,
soprattutto, ci ha lasciato come eredità degli
importanti insegnamenti che noi tutti dovremmo seguire.
(Alessio)
Non
ricordo bene tutto ciò che ha fatto questo Pontefice ma
ritengo che sia stato un Papa veramente “grande” nella
storia del Pontificato.
Il ricordo
più vicino a me è quello del Giubileo del 2000, quando,
pur sofferente, ha incontrato tante persone e
soprattutto tanti giovani come me che venivano da ogni
parte del mondo.
Ricordo
anche bene la sera del 2 aprile 2005 quando, alle 21,37,
Giovanni Paolo II si spense.
In quel
momento ho provato un gelo, ho sentito un silenzio per
un lutto che cadeva su tutti noi.
Davanti la
Basilica di S. Pietro c’era tantissima gente che pregava
e piangeva.
Per me,
dagli anni Ottanta ad oggi, Giovanni Paolo II è stata
l’icona della grande storia mondiale.
(Emanuela)
Il mio
ricordo di Giovanni Paolo II è di una persona molto
importante per noi che rimarrà sempre nei nostri cuori.
E’ stato un Papa santo e, con la sua morte, è come se
Cristo fosse morto al giorno d’oggi.
Per noi
cristiani è una figura molto importante.
(Elena)
Giovanni
Paolo II per me è una persona che si è fatta voler bene
da tutti. Mi ha colpito quando, anni fa, ha consegnato
una grande croce ai giovani, affidandola loro e
invitandoli a portarla per il mondo, come segno
dell’Amore del Signore Gesù per l’umanità e come
annuncio che solo in Cristo, morto e risorto, c’è la
salvezza e la redenzione.
Alla
vigilia del nuovo Millennio mi ha colpito l’invito del
Papa, a noi giovani, a rinnovare il proprio cuore e a
spalancare le porte a Cristo. Accogliere Cristo
significa ricevere dal Padre la consegna a vivere
nell’Amore per lui e con i fratelli, sentendosi solidale
con tutti, senza discriminazione alcuna. E tutto questo
mi è stato insegnato da Giovanni Paolo II.
(Cristian)
Sono passati
quattro anni dalla scomparsa di Giovanni Paolo II, eppure ne
sento ancora la mancanza. Per il mondo di oggi è una
figura molto importante, quasi come se occupasse un
ruolo centrale per ogni cosa.
Ha voluto
diffondere la pace nel mondo e per farlo non ha esitato
a girarlo quasi tutto: dal Paese più ricco al più
povero, a quello poi più sperduto e abbandonato, senza
alcuna preferenza o discriminazione.
Purtroppo
una malattia lo ha fatto soffrire a lungo, ma lui si è
sempre mostrato ai fedeli come se non avesse nulla, fino
a quando poi, in seguito al peggioramento della
malattia, il 2 aprile 2005 è tornato alla Casa del
Padre.
Il ricordo
più bello che ho di lui?....è difficile da raccontare,
ne ho molti!
Mi
mancherà e ci mancherà molto!
(Giuseppe)
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