S. Valentino - Auguri agli innamorati dell'amore!
Il 14 febbraio commemoriamo il santo noto in tutto il mondo come il "patrono
degli innamorati", ma al di là di questo cosa sappiamo di lui?
Quando è
vissuto Valentino e perché gli viene attribuito tale titolo?
Ricorrendo all'etimologia il suo nome sta per
valorem tenens, "che mantiene valore", cioè che persevera nella santità, oppure
significa valens tyro, "valoroso soldato", ovvero soldato di Cristo. Valentino
in effetti intraprese una dura battaglia contro l'idolatria e la vinse grazie
alla sua fede patendo il martirio; vissuto infatti nel III sec. d.C. fu
arrestato per ordine di Claudio il Gotico e decapitato sulla via Flaminia.
La festa di questo santo martire di Roma - che veniva tra l'altro invocato
contro i mali della peste e dell'epilessia - pare fosse celebrata già all'epoca
di Gregorio Magno.
Molti di noi si staranno chiedendo perché
proprio San Valentino sia diventato il "patrono degli innamorati".
In proposito ci sono varie leggende:
- Un giorno San Valentino sentendo due
fidanzati bisticciare al di là della siepe del suo giardino andò
loro incontro porgendo una bellissima rosa rossa. Donandola ai due giovani
raccomandò loro di stringere insieme il gambo con cautela per non pungersi.
Questo semplice gesto ebbe il magico potere di riconciliare i due innamorati che
vollero che fosse proprio Valentino a benedire il loro felicissimo matrimonio.
- San
Valentino aveva un bellissimo giardino dove tutti i bambini si riunivano per
giocare insieme. Giunta la sera egli usciva dalla cappella e li benediva; donava
a ciascuno un fiore raccomandandogli di ubbidire alla propria mamma e ogni
bambino coltivava nel cuore, tornando a casa, sentimenti di amore e rispetto.
- Un giovane centurione romano di nome Sabino si innamorò di una bellissima
ragazza di nome Serapia e la chiese in sposa. I parenti di lei essendo cattolici
non acconsentivano perché Sabino era pagano; egli allora si fece istruire e
battezzare. Gli ostacoli sembravano superati ma Serapia si ammalò di tisi.
Sabino disperato chiese l'intervento del santo vescovo dicendogli che vivere
senza Serapia sarebbe stato per lui un inutile e insopportabile martirio.
Valentino alzò le mani e la voce a Dio e un sonno beatificante unì per
l'eternità i due innamorati.
- Il buon
sacerdote Valentino aveva un bellissimo giardino dove permetteva ai bambini di
giocare e a fine giornata regalava loro un bel fiore.Un giorno però, dei soldati
lo fecero prigioniero e il loro re lo condannò al carcere a vita. In cella
Valentino si preoccupava per i bambini che non avevano più un luogo sicuro dove
giocare. Il Signore allora fece fuggire dalla casa del custode due dei piccioni
viaggiatori che il buon sacerdote teneva nel suo giardino. Questi si posarono
sulla sua finestra. Valentino li riconobbe e legò al collo di uno un sacchetto a
forma di cuoricino con dentro un biglietto. I bambini e i familiari lessero il
biglietto. Volete sapere cosa c'era scritto? "A tutti i bambini che
amo.. dal vostro Valentino".
Queste le leggende che indicano tra l'altro abbastanza bene l'origine dei
piccoli regali che ci scambiamo con le persone che amiamo.