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Le classi del
biennio dell’Isiss
"G.M. Sforza" di
Palagiano
hanno
incontrato, l’11
marzo, Pinuccio
Stea, scrittore
e storico
locale. Il
preside, dott.
Salvatore Marzo,
e la consigliera
alla Pubblica
Istruzione,
dott.ssa Grazia
Mellone, hanno
accolto e
ringraziato
l’ospite per la
sua
disponibilità ad
incontrare i
giovani ed hanno
comunicato che
la nuova scuola
in costruzione,
i cui lavori
sono sospesi da
anni, "ci sarà"
al più presto,
perché sono
stati
riassegnati i
lavori per il
completamento
della struttura.
Pinuccio Stea ha
scritto diversi
libri,
recentemente
pubblicati, sui
primi anni della
storia politica
di Taranto; ma
le sue prime
opere sono state
dettate dall’
amore per la sua
Palagiano,
dove ha
trascorso
l’infanzia e l’
adolescenza.
Attraverso "Gabetto….Palagiano:
una squadra di
calcio e non
solo", La
Stazione: ovvero
un viaggio sul
treno della
memoria e
"Caduta del
Fascismo e
ricostruzione
democratica in
un Comune del
Sud", Pinuccio
Stea ha
ripercorso gli
anni del
dopoguerra a
Palagiano,
soffermandosi su
alcuni
personaggi che
hanno
caratterizzato
la vita politica
della DC e dei
partiti di
opposizione e
anche su quanti
hanno segnato i
piccoli, ma
significativi
momenti della
vita del paese,
nelle attività
quotidiane,
nelle
manifestazioni
di massa e nello
sport, come il
calcio.
Attraverso il suo
racconto i
ragazzi hanno
potuto conoscere
la
trasformazione
agricola del
territorio che
dalla produzione
tipica del
pomodoro è
passata a quella
degli agrumi, le
arance e le
clementine,
grazie all’acqua
dei pozzi
artesiani che
hanno
trasformato
terreni assetati
in "giardini". E
mentre
l’agricoltura si
sviluppava, il
paese andava
assumendo uno
sviluppo
urbanistico
caotico senza
una vera
progettazione.
Anche sul
litorale lungo
la bella e
bianca spiaggia
di Chiatona, si
assisteva ad uno
sviluppo
disordinato, che
avrebbe negato
uno sviluppo
adeguato, anche
per la presenza
della ferrovia.
Le lotte dei
primi anni ’50
per
l’assegnazione
della terra sono
state richiamate
da Stea con la
colorazione
tipica del
racconto
popolare,
citando storie
di donne
coraggiose,
pronte, in prima
fila, a chiedere
lavoro per i
propri figli.
"Senza la
memoria del
proprio passato
non si potrà
costruire il
futuro" ha detto
Stea, "il
passato serve
per conoscere e
correggere
errori,
conservare
quanto di buono
è stato fatto
dalle
generazioni che
ci hanno
preceduto".
Rivolgendosi poi
al preside dott.
Salvatore Marzo
e alla dott.sa
Grazia Mellone,
ha dato
indicazioni per
il
coinvolgimento
attivo dei
giovani
dell’Istituto
"G.M. Sforza"
nella
riqualificazione
turistica della
struttura della
Conca D’Oro,
dove prima si
trovava
l’ufficio
postale e la
scuola e oggi in
completo
abbandono. La
ristrutturazione
dell’edificio,
in posizione
invidiabile,
perché a pochi
chilometri dal
mare, potrebbe
rilanciare il
turismo,
coinvolgendo
direttamente i
giovani e la
scuola, per
geometri e
ragionieri, che
collaborerebbero
con il Comune
per un piano
d’intervento di
riqualificazione.
Così si può
incentivare il
turismo in una
zona che per la
vicinanza della
costa e delle
gravine può
essere un
interessante
luogo di
vacanza.
L’incontro si è
concluso con un
commento di
Pinuccio Stea
alle foto della
Palagiano
degli anni
’50-’60 con i
suoi personaggi,
Mincuccio "ù
gelatjr", i
giovani della
polisportiva, il
corteo dei
lavoratori…, con
la promessa
dell’autore di
ritornare al più
presto per
riparlare di
altri momenti
della storia del
nostro paese.
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