Per diventare protagonisti del territorio, quella “terra delle gravine”
che rappresenta il contenitore di tanti aspetti, ciascuno interessante e
caratterizzato, unendo le sinergie di sette Comuni dell’arco ionico
occidentale. Per conoscerne tutti gli aspetti, e non solo quello fisico
o geografico ma anche quello storiografico ed antropologico, per
suscitare emozioni riscoprendo le radici storiche e le motivazioni
culturali. Per stare insieme non più in una logica di campanile ma in
quella più ampia di territorio. Per fare emergere le energie, per
migliorare l’offerta turistica complessiva e rendere il nostro
territorio, la “terra delle gravine”, luogo di attrazione per i flussi
turistici internazionali.
Questo ed altro nel
convegno, sabato pomeriggio nell’auditorium di Castellaneta, “Tr a d i -
zione e Folklore nella Terra delle Gravine” a cura dell’Associazione
operatori turistici Terra delle Gravine. Si tratta di un progetto G.A.L.
(Gruppo di Azione Locale) “Luoghi del Mito” ed è cofinanziato da Unione
Europea, Stato Italiano e Regione Puglia nell’ambito dell’I.C. Leader
plus, con lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale dei comuni di
Castellaneta, Ginosa, Laterza, Massafra, Mottola, Palagianello e
Palagiano.
Un progetto che mira
a promuovere l'immagine del versante occidentale della provincia di
Taranto, tenendo conto dell’identità del territorio, degli usi e dei
costumi, delle tradizioni storiche e culturali, degli eventi religiosi,
delle sagre che promuovono i tanti prodotti tipici.
Un convegno organizzato anche con la
collaborazione degli allievi dell’Istituto Professionale per il Turismo
ed il Commercio ”G.M. Sforza” di Palagiano e Palagianello, alcuni
vestiti con gli affascinanti abiti d’epoca del corteo storico “D’Azzia
Sposi a Palazzo” di Laterza, e quelli dell’Istituto Professionale
Alberghiero e della Ristorazione ”M. Perrone” di Castellaneta ,
organizzatori del cocktail finale.
Introdotto da Lucia Lillo, presidente dell’associazione operatori
turistici “Terra delle Gravine”, il convegno è stato condotto dalla
moderatrice Gianna Cassandro che ha dato la parola al padrone di casa,
il Sindaco di Castellaneta Italo D’Alessandro. “La sinergia dei sette
Comuni della Terra delle gravine - ha fatto notare D’Alessandro - deve
essere trasmessa in tutte le vetrine turistiche per l’offer ta globale
di un territorio che oggi coincide con quello della Diocesi di
Castellaneta. Noi amministratori siamo tenuti a migliorare le offerte
affinché il nostro territorio sia sempre più luogo di attrazione, ma
prima ancora dobbiamo porre attenzione a conservare le tradizioni e
trasmettere al futuro ciò che abbiamo ereditato dal passato”.
Anche la Pro Loco di Laterza è una associazione vicina a queste
iniziative: ““Stiamo lavorando per migliorarci con un atteggiamento di
ottimismo - ha detto Leonardo Catucci , presidente della Pro Loco
-guardando in special modo ai prodotti tipici e alle produzioni ar
tigianali”. A seguire il saluto del Sindaco di Palagianello Michele
Labalestra sottolineando la giusta attenzione allo sviluppo del
territorio anche per valutarne gli aspetti economici come l’occupazione
giovanile. “Il lavoro che si sta compiendo a Palagianello - ha detto -
porta alla ribalta gruppi folk di tutto rilievo che ben figurano sulla
ribalta di Ethnos”.
Per Massafra ha parlato Raffaele Gentile, assessore al Marketing
Territoriale , che in un intervento ampio e articolato ha evidenziato la
necessità di una azione di salvaguardia e di recupero, per restituire al
turismo certe peculiarità tipiche. “Abbiamo capito che bisogna lavorare
con dinamismo per intercettare le opportunità nazionali e sovranazionali
e noi l’abbiamo fatto, lavorando per il consolidamento dei siti
rupestri, per il recupero della gravina, per la valorizzazione della
pinacoteca e per il recupero di contenitori storici abbandonati come ex
conventi. Solo così le varie manifestazioni diventano crescita culturale
per tutti”. E tuttavia nelle terra delle gravine è importante lavorare
con sinergia tutti insieme, lasciando alle spalle quell’atteggiamento
localistico del passato, ma anche sfruttando le opportunità nuove come
il commercio elettronico, per valorizzare e commercializzare i prodotti
tipici.
Un concetto ribadito anche dalla prof.ssa Raffaella Bongermino del
Centro ricerche di storia religiosa in Puglia: “I nostri paesi devono
uscire dal provincialismo con politiche di cooperazione culturale. Tutti
insieme per una sorta di rappresentazione teatrale che metta in luce le
identità, le radici di un patrimonio vasto che è anche storiografico,
per dare voce anche alle pietre, apparentemente insignificanti ,per
suscitare le emozioni della poesia vernacolare, dei detti antichi, delle
filastrocche e dei canti della campagna, legati al fascino delle
attività lavorative”. La professoressa si è poi personalmente esibita in
canti e filastrocche d’epoca, facendone apprezzare al qualità delle
riflessioni e la musicalità delle melodie, dimostrando di fatto come
anche la letteratura popolare sia una esperienza culturale di notevole
spessore, una delle maggiori eredità dei nostri avi. A concludere l’inter
vento di Francesco Durante, direttore del periodico Terra delle Gravine,
attento ricercatore delle costanti sociali di un passato che rivela la
propria valenza antropologica attraverso detti, proverbi, calende e
pronostici.
» Fonte: Corriere del Giorno
» Autore: Aurelio Miccoli
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