17/11/2008


D’Alessandro: i sette Comuni della gravina siano in sinergia in tutte le vetrine turistiche
Convegno su tradizione e folklore nella terra delle Gravine, su progetto del Gal, per promuovere il versante occidentale del Tarantino
 



Per diventare protagonisti del territorio, quella “terra delle gravine” che rappresenta il contenitore di tanti aspetti, ciascuno interessante e caratterizzato, unendo le sinergie di sette Comuni dell’arco ionico occidentale. Per conoscerne tutti gli aspetti, e non solo quello fisico o geografico ma anche quello storiografico ed antropologico, per suscitare emozioni riscoprendo le radici storiche e le motivazioni culturali. Per stare insieme non più in una logica di campanile ma in quella più ampia di territorio. Per fare emergere le energie, per migliorare l’offerta turistica complessiva e rendere il nostro territorio, la “terra delle gravine”, luogo di attrazione per i flussi turistici internazionali.
 

Questo ed altro nel convegno, sabato pomeriggio nell’auditorium di Castellaneta, “Tr a d i - zione e Folklore nella Terra delle Gravine” a cura dell’Associazione operatori turistici Terra delle Gravine. Si tratta di un progetto G.A.L. (Gruppo di Azione Locale) “Luoghi del Mito” ed è cofinanziato da Unione Europea, Stato Italiano e Regione Puglia nell’ambito dell’I.C. Leader plus, con lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale dei comuni di Castellaneta, Ginosa, Laterza, Massafra, Mottola, Palagianello e Palagiano.
 

Un progetto che mira a promuovere l'immagine del versante occidentale della provincia di Taranto, tenendo conto dell’identità del territorio, degli usi e dei costumi, delle tradizioni storiche e culturali, degli eventi religiosi, delle sagre che promuovono i tanti prodotti tipici. Un convegno organizzato anche con la collaborazione degli allievi dell’Istituto Professionale per il Turismo ed il Commercio ”G.M. Sforza” di Palagiano e Palagianello, alcuni vestiti con gli affascinanti abiti d’epoca del corteo storico “D’Azzia Sposi a Palazzo” di Laterza, e quelli dell’Istituto Professionale Alberghiero e della Ristorazione ”M. Perrone” di Castellaneta , organizzatori del cocktail finale.


Introdotto da Lucia Lillo, presidente dell’associazione operatori turistici “Terra delle Gravine”, il convegno è stato condotto dalla moderatrice Gianna Cassandro che ha dato la parola al padrone di casa, il Sindaco di Castellaneta Italo D’Alessandro. “La sinergia dei sette Comuni della Terra delle gravine - ha fatto notare D’Alessandro - deve essere trasmessa in tutte le vetrine turistiche per l’offer ta globale di un territorio che oggi coincide con quello della Diocesi di Castellaneta. Noi amministratori siamo tenuti a migliorare le offerte affinché il nostro territorio sia sempre più luogo di attrazione, ma prima ancora dobbiamo porre attenzione a conservare le tradizioni e trasmettere al futuro ciò che abbiamo ereditato dal passato”.


Anche la Pro Loco di Laterza è una associazione vicina a queste iniziative: ““Stiamo lavorando per migliorarci con un atteggiamento di ottimismo - ha detto Leonardo Catucci , presidente della Pro Loco -guardando in special modo ai prodotti tipici e alle produzioni ar tigianali”. A seguire il saluto del Sindaco di Palagianello Michele Labalestra sottolineando la giusta attenzione allo sviluppo del territorio anche per valutarne gli aspetti economici come l’occupazione giovanile. “Il lavoro che si sta compiendo a Palagianello - ha detto - porta alla ribalta gruppi folk di tutto rilievo che ben figurano sulla ribalta di Ethnos”.
Per Massafra ha parlato Raffaele Gentile, assessore al Marketing Territoriale , che in un intervento ampio e articolato ha evidenziato la necessità di una azione di salvaguardia e di recupero, per restituire al turismo certe peculiarità tipiche. “Abbiamo capito che bisogna lavorare con dinamismo per intercettare le opportunità nazionali e sovranazionali e noi l’abbiamo fatto, lavorando per il consolidamento dei siti rupestri, per il recupero della gravina, per la valorizzazione della pinacoteca e per il recupero di contenitori storici abbandonati come ex conventi. Solo così le varie manifestazioni diventano crescita culturale per tutti”. E tuttavia nelle terra delle gravine è importante lavorare con sinergia tutti insieme, lasciando alle spalle quell’atteggiamento localistico del passato, ma anche sfruttando le opportunità nuove come il commercio elettronico, per valorizzare e commercializzare i prodotti tipici.


Un concetto ribadito anche dalla prof.ssa Raffaella Bongermino del Centro ricerche di storia religiosa in Puglia: “I nostri paesi devono uscire dal provincialismo con politiche di cooperazione culturale. Tutti insieme per una sorta di rappresentazione teatrale che metta in luce le identità, le radici di un patrimonio vasto che è anche storiografico, per dare voce anche alle pietre, apparentemente insignificanti ,per suscitare le emozioni della poesia vernacolare, dei detti antichi, delle filastrocche e dei canti della campagna, legati al fascino delle attività lavorative”. La professoressa si è poi personalmente esibita in canti e filastrocche d’epoca, facendone apprezzare al qualità delle riflessioni e la musicalità delle melodie, dimostrando di fatto come anche la letteratura popolare sia una esperienza culturale di notevole spessore, una delle maggiori eredità dei nostri avi. A concludere l’inter vento di Francesco Durante, direttore del periodico Terra delle Gravine, attento ricercatore delle costanti sociali di un passato che rivela la propria valenza antropologica attraverso detti, proverbi, calende e pronostici.



» Fonte: Corriere del Giorno
» Autore: Aurelio Miccoli